Donazione genitori figli: esenzione fiscale, limiti e novità della Cassazione

Cosa cambia per le donazioni tra genitori e figli?
Le donazioni tra genitori e figli rappresentano una pratica frequente per trasferire beni e liquidità all’interno della famiglia, spesso con finalità di sostegno economico o anticipazione dell’eredità. Recentemente, la Corte di Cassazione ha chiarito alcuni aspetti fiscali rilevanti con la sentenza n. 7442/2024, ridefinendo il regime di esenzione e i limiti applicabili alle donazioni indirette e informali.
In questo articolo analizziamo in dettaglio:
- cosa si intende per donazione e le sue forme;
- quali sono le novità introdotte dalla Cassazione;
- i limiti di esenzione fiscale;
- le corrette modalità operative per evitare problemi con il Fisco.
- Cos’è la donazione e come funziona
- Donazione diretta, indiretta e informale: definizioni e differenze
- Le novità fiscali della sentenza n. 7442/2024 della Cassazione
- Quando è dovuta l’imposta sulle donazioni?
- Donazione di immobili: vantaggi e rischi
- Bonifici ai figli: quale causale usare?
- Dichiarazione delle donazioni informali
- Serve un notaio per donare denaro?
Cos’è la donazione e come funziona
La donazione è un atto con cui una persona (donante) trasferisce a un’altra (donatario) un bene o un diritto in modo gratuito e irrevocabile (art. 769 c.c.). È uno strumento molto usato in ambito familiare, ad esempio per:
- trasferire immobili,
- donare somme di denaro,
- pagare spese a favore dei figli.
Per la validità della donazione di beni immobili o diritti reali è generalmente richiesto un atto pubblico notarile (art. 782 c.c.). Tuttavia, esistono anche forme di donazione meno formali, quali le donazioni indirette (ad esempio, il pagamento diretto di una spesa a nome del figlio) e le donazioni informali (come un bonifico bancario senza atto notarile).
Donazione diretta, indiretta e informale: definizioni e differenze
- Donazione diretta: trasferimento formale con atto notarile (es. donazione di una casa con rogito).
- Donazione indiretta: trasferimento di valore senza atto esplicito, ma con manifestazione chiara dell’intento liberale (es. genitore che paga direttamente il mutuo del figlio).
- Donazione informale: trasferimento di denaro o beni senza atto formale, come un bonifico bancario con causale di liberalità.
Le novità fiscali della sentenza n. 7442/2024 della Cassazione
La Corte di Cassazione, Sezione Tributaria, con la sentenza n. 7442 del 20 marzo 2024, ha stabilito che:
- le donazioni indirette e informali tra genitori e figli sono esenti dall’imposta sulle donazioni se:
- non sono formalizzate con atti soggetti a registrazione;
- il valore complessivo non supera la soglia di 1 milione di euro (soglia elevata a 1,5 milioni in caso di figli con disabilità grave, ai sensi dell’art. 2, comma 49, del D.Lgs. 31 ottobre 1990, n. 346);
- vi è un chiaro intento liberale, comprovabile anche da causali esplicite nei bonifici.
Questa interpretazione consente un maggiore grado di flessibilità e facilita il trasferimento patrimoniale familiare senza oneri fiscali eccessivi.
Quando è dovuta l’imposta sulle donazioni?
L’imposta di donazione è applicata nella misura del 4% con franchigia di 1 milione di euro, salvo aumenti previsti per disabili (art. 2, comma 49, D.Lgs. 346/1990). La tassazione si applica:
- se il valore della donazione supera la soglia di franchigia;
- se la donazione è formalizzata tramite atto pubblico o scrittura privata registrata.
Esempio pratico: un bonifico di 50.000 euro da genitore a figlio con causale "liberalità familiare" non comporta imposte, se non supera i limiti indicati. Invece, la donazione di un immobile tramite atto notarile può essere soggetta all’imposta, salvo che il valore rientri nella franchigia.
Donazione di immobili: vantaggi e rischi
La donazione di una casa consente di trasferire immediatamente la proprietà, evitando future controversie ereditarie. Tuttavia:
- è un atto irripetibile, salvo casi previsti dalla legge (ad es. ingiustizia manifesta o gravi motivi);
- può creare problemi con gli altri eredi, in caso di lesione dei diritti di legittima;
- in caso di rivendita, l’immobile può essere oggetto di revocatoria testamentaria o giudiziaria.
Per questi motivi, è sempre consigliato valutare la convenienza tra donazione e vendita, e consultare un notaio o un avvocato specializzato in diritto successorio.
Bonifici ai figli: quale causale usare?
Per evitare contestazioni fiscali o future impugnazioni, è buona prassi indicare nel bonifico una causale chiara che manifesti l’intento liberale, come:
- “Liberalità familiare”;
- “Donazione per acquisto prima casa”;
- “Sostegno economico al figlio”.
Non esiste una formula obbligatoria, ma la trasparenza è fondamentale per provare l’assenza di obblighi di restituzione.
Dichiarazione delle donazioni informali
Le donazioni informali che rispettano i limiti di legge e non sono formalizzate non devono essere dichiarate all’Agenzia delle Entrate e non sono soggette ad imposta.
Serve un notaio per donare denaro?
No, non è obbligatorio un atto notarile per la donazione di somme di denaro, ma è importante conservare le prove del trasferimento e della causale, per eventuali verifiche future.
La sentenza della Cassazione n. 7442/2024 ha reso più semplice e meno oneroso il trasferimento di beni e denaro tra genitori e figli, grazie all’estensione dell’esenzione fiscale alle donazioni indirette e informali entro certi limiti.
Tuttavia, ogni situazione familiare e patrimoniale ha peculiarità che richiedono una valutazione approfondita. Si raccomanda pertanto di affidarsi a professionisti esperti in diritto successorio e fiscale per pianificare correttamente il trasferimento patrimoniale, evitando rischi di sanzioni o controversie. Per contattare Agenzia delle Successioni basta compilare il form che trovi in pagina.
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