Le detrazioni fiscali trasferibili in caso di eredità di immobili
Immobili in eredità e detrazione fiscale: cosa sapere
Quando un immobile viene ereditato possono sorgere questioni legate alla fruizione delle detrazioni fiscali, in particolare per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio. Un aspetto di grande rilievo è che le detrazioni non fruite dal defunto si trasferiscono agli eredi, ma solo in determinati casi e con precise condizioni.
Il trasferimento delle detrazioni agli eredi
L’Agenzia delle Entrate, nella risposta n. 192/2023, ha confermato la possibilità di trasferire le detrazioni per spese relative al recupero edilizio dal defunto agli eredi. In particolare, il riferimento normativo è l’articolo 16-bis, comma 8, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (d.P.R. n. 917/1986, TUIR), che disciplina la detrazione fiscale per il recupero del patrimonio edilizio in caso di successione.
La norma specifica che, in caso di decesso dell'avente diritto, le quote residue della detrazione fiscale possono essere trasmesse integralmente agli eredi, ma solo a quelli che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile. Questo significa che l’erede deve possedere e utilizzare effettivamente l’immobile per poter beneficiare delle detrazioni fiscali non utilizzate dal defunto.
Come funziona il trasferimento della detrazione fiscale
Se ci sono più eredi e tutti detengono l’immobile in questione, le quote di detrazione vengono ripartite tra di loro in parti uguali. Tuttavia, se uno degli eredi non detiene materialmente l’immobile, questi non può usufruire delle detrazioni residue.
È importante notare che, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 612/2021, in caso di morte dell’erede che ha acquisito la detrazione, le quote residue non si trasferiscono ulteriormente al successivo erede. Questo interrompe il passaggio del beneficio fiscale.
Casi di alienazione o donazione
Lo stesso principio si applica in caso di vendita o donazione dell'immobile da parte dell'erede che ne ha la detenzione materiale e diretta. Le detrazioni residue non fruite non possono essere trasferite al nuovo proprietario o al donatario. Questa regola è stata ribadita nella circolare n. 7/E del 25 giugno 2021, che stabilisce che il beneficio fiscale non si trasmette in caso di alienazione o donazione.
Gli eredi possono beneficiare delle detrazioni fiscali legate a spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio sostenute dal defunto, ma solo se mantengono la detenzione diretta dell’immobile. In caso di più eredi, la detrazione viene suddivisa in parti uguali, mentre non si trasmette in caso di morte dell’erede o di alienazione del bene. Il regime fiscale è quindi chiaro, ma è fondamentale essere a conoscenza di questi dettagli per evitare di perdere il diritto alle agevolazioni, che è possibile approfondire con i professionisti di Agenzia delle Successioni.
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