La successione nei figli adottati e naturali: l’analisi giuridica
Differenze e similitudini nelle coppie etero e omosessuali
La questione della successione legale è un tema che coinvolge la tutela dei diritti dei figli, siano essi naturali, adottivi, o figli di coppie omosessuali. In Italia, come in molti altri Paesi, le normative relative alla successione sono fondamentali per garantire che, in caso di decesso di un genitore, i figli abbiano il diritto a ereditare beni e proprietà. Tuttavia, il trattamento giuridico della successione può variare notevolmente a seconda della natura del legame familiare: naturale, adottivo, o quello presente in una coppia omosessuale.
I figli naturali e la successione
I figli naturali sono quelli nati da un legame biologico tra i genitori. In Italia, la legislazione stabilisce che i figli naturali, una volta riconosciuti da uno o entrambi i genitori, hanno gli stessi diritti di successione dei figli legittimi (nati da un matrimonio). Questo principio di uguaglianza tra figli naturali e legittimi è stato sancito dalla riforma del diritto di famiglia del 1975, che ha modificato profondamente la normativa in vigore.
Nel caso in cui il genitore biologico deceda, il figlio naturale ha diritto a una quota di eredità, che si calcola secondo le stesse modalità previste per i figli legittimi. La quota spettante al figlio naturale può variare a seconda della presenza o meno di altri parenti (come il coniuge o altri figli), ma la legge italiana stabilisce che i figli, siano essi naturali o legittimi, hanno diritto a una parte del patrimonio.
I figli adottivi e la successione
La questione della successione per i figli adottivi è delicata e dipende dal tipo di adozione che è stata effettuata. In Italia, esistono due tipi di adozione: l'adozione legittimante e l'adozione semplice.
- Adozione legittimante: Nel caso di adozione legittimante, il figlio adottivo acquista lo status di figlio naturale, con tutti i diritti che ne derivano, inclusi i diritti successori. L'adozione legittimante, infatti, comporta l'integrazione del figlio adottivo nel nucleo familiare come se fosse nato da quella coppia, con il pieno diritto di ereditare. Pertanto, in caso di morte di uno dei genitori adottivi, il figlio adottivo ha diritto all'eredità, come se fosse un figlio naturale.
- Adozione semplice: In caso di adozione semplice, il figlio adottivo non acquista pienamente i diritti successori nei confronti dei genitori adottivi, ma conserva i diritti nei confronti dei suoi genitori biologici. Questo significa che, sebbene possa essere trattato come figlio della coppia adottiva dal punto di vista della responsabilità genitoriale, non ha gli stessi diritti successori nei confronti di quei genitori.
La successione nelle coppie omosessuali
Le coppie omosessuali, fino a tempi relativamente recenti, non godevano dei medesimi diritti legali rispetto alle coppie eterosessuali in Italia, in particolare in materia di matrimonio e di filiazione. Tuttavia, con la legge sulle unioni civili (legge 76/2016), le coppie omosessuali hanno acquisito diritti in termini di riconoscimento legale della loro relazione. Questo include la possibilità di accedere a diritti successori, ma con delle specifiche limitazioni rispetto alle coppie eterosessuali sposate.
Unioni civili e successione
Nel caso di unione civile tra persone dello stesso sesso, il partner ha diritto a una parte dell’eredità del coniuge deceduto, ma non sono previsti diritti successori diretti nei confronti dei figli di un altro partner. Se una delle persone in un'unione civile ha figli (naturali o adottivi), la successione per questi figli non subisce modifiche rispetto alla legislazione tradizionale. In pratica, i figli di un partner in un'unione civile non acquisiscono alcun diritto successorio nei confronti del partner dell'altro genitore, a meno che non siano stati adottati dal partner in questione.
Adottare un figlio in una coppia omosessuale
Uno degli aspetti più complessi riguarda il diritto di adozione nelle coppie omosessuali. La legge italiana consente l'adozione solo per il singolo membro di una coppia omosessuale, ma non prevede l'adozione da parte di entrambi i partner. Questo significa che solo il partner biologico o adottivo ha il diritto successorio diretto sui figli del proprio compagno, mentre l'altro partner non ha un legame giuridico con i figli, anche se effettivamente svolge un ruolo genitoriale.
Nel caso di adozioni internazionali o nazionali, le coppie omosessuali possono affrontare difficoltà aggiuntive, in quanto la normativa italiana e quella internazionale non sempre si allineano completamente in materia di riconoscimento dei diritti dei genitori omosessuali, in particolare per quanto riguarda la successione.
Il diritto di successione in Italia ha fatto significativi passi avanti negli ultimi decenni, ma rimane una questione complessa, soprattutto nelle famiglie non tradizionali, come quelle formate da coppie omosessuali o da genitori adottivi. Sebbene i figli naturali abbiano gli stessi diritti successori dei figli legittimi, la situazione per i figli adottivi dipende dal tipo di adozione, e per i figli di coppie omosessuali la situazione si complica ulteriormente a causa della mancata possibilità di adozione congiunta. La questione della successione, quindi, è strettamente legata alle scelte normative e alla protezione dei diritti fondamentali delle famiglie, in tutte le loro forme. Per questo è sempre bene approfondire la materia con professionisti del settore come quelli di Agenzia delle Successioni.
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