Mutuo casa ed eredità: come funziona la successione e chi paga le rate

Alla morte dell’intestatario il mutuo passa agli eredi
Il decesso di una persona cara porta con sé non soltanto il dolore della perdita, ma anche una serie di questioni pratiche e giuridiche che gli eredi devono affrontare. Tra queste, una delle più delicate riguarda il mutuo sulla casa. Cosa succede se l’intestatario di un mutuo muore? Chi deve continuare a pagare le rate? E come funzionano le eventuali detrazioni fiscali sugli interessi passivi?
Affrontiamo il tema in modo chiaro e completo, per comprendere come comportarsi in caso di successione con mutuo ancora in corso.
Mutuo e debiti ereditari: cosa dice la legge
Secondo il Codice Civile, i debiti del defunto, compreso il mutuo, rientrano a pieno titolo nell’asse ereditario. Ciò significa che gli eredi non ereditano soltanto i beni, ma anche gli oneri. Al momento della successione, chi riceve l’eredità diventa responsabile del pagamento delle rate del mutuo, salvo che non decida di rinunciare all’eredità.
L’accettazione dell’eredità può infatti avvenire in tre modi:
- accettazione pura e semplice (si ricevono beni e debiti senza limiti);
- accettazione con beneficio d’inventario (si risponde dei debiti solo entro il valore dei beni ricevuti);
- rinuncia all’eredità (non si acquisisce nulla e non si risponde dei debiti).
È quindi fondamentale valutare la propria situazione finanziaria prima di decidere come comportarsi.
Accollo del mutuo: come funziona
Non basta essere eredi per diventare automaticamente titolari del mutuo. Affinché la banca riconosca ufficialmente il passaggio, è necessario procedere con l’accollo del mutuo.
L’accollo è regolato dall’articolo 1273 del Codice Civile e prevede che un terzo (in questo caso l’erede) si assuma formalmente il debito del defunto con l’accordo del creditore, cioè la banca. Solo con questo atto si stabilisce chi subentra nel pagamento e se il debitore originario (il defunto e i suoi eredi) viene liberato.
Se non si procede con l’accollo, la banca potrebbe arrivare ad avviare una procedura esecutiva sull’immobile, fino a pignorarlo per recuperare il credito.
Successione e mutuo cointestato: il caso dei coniugi
Una situazione diversa è quella in cui il mutuo sia stato cointestato tra due coniugi. In tal caso:
- se il mutuo era intestato a entrambi, il coniuge superstite continua automaticamente a pagare la propria quota;
- se invece era intestato solo a uno dei due, ma le rate venivano addebitate su un conto cointestato, la banca continuerà a prelevare le somme dal conto. Tuttavia, per regolarizzare la posizione, è comunque necessario procedere con l’accollo.
In entrambi i casi, il coniuge rimasto in vita può anche beneficiare delle detrazioni fiscali sugli interessi passivi, a condizione che diventi l’intestatario unico del mutuo attraverso l’accollo.
Detrazioni fiscali sugli interessi passivi
Uno dei temi che preoccupa maggiormente gli eredi riguarda la detrazione del 19% degli interessi passivi del mutuo per l’acquisto della prima casa, con un tetto massimo di 4.000 euro l’anno.
Se il defunto ne beneficiava, il diritto non si trasmette automaticamente agli eredi. Per poter continuare a usufruirne, è indispensabile che l’erede si accolli formalmente il mutuo e che l’immobile rimanga adibito ad abitazione principale.
Mutuo e successione: come tutelarsi
Affrontare una successione che coinvolge un mutuo non è semplice. Gli eredi devono:
- valutare se accettare o rifiutare l’eredità, considerando la presenza di debiti;
- rivolgersi alla banca per gestire l’accollo del mutuo;
- verificare la possibilità di mantenere le detrazioni fiscali;
- in caso di difficoltà economiche, valutare la vendita dell’immobile o la rinegoziazione del mutuo.
Rivolgersi a professionisti specializzato in successioni, come quelli di Agenzia delle Successioni, è spesso la scelta migliore, perché permette di evitare errori che potrebbero avere conseguenze economiche pesanti.
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