Quando va comunicato il testamento al tribunale?
Che cosa accade se il testamento non viene comunicato agli eredi?
Il notaio deve trasmettere alla cancelleria del tribunale, nella cui giurisdizione si è aperta la successione, copia in carta libera dei verbali del testamento segreto e del testamento pubblico.
Nel corso del presente articolo analizzeremo gli obblighi di comunicazione e gli effetti della mancata o ritardata comunicazione.
Chi e quando deve comunicare il testamento al tribunale?
Oltre che pubblicare il testamento, il notaio deve pure comunicarlo al tribunale del luogo ove la successione si è aperta. La comunicazione si esegue attraverso la trasmissione alla cancelleria del tribunale di una copia in carta libera del verbale di pubblicazione o del testamento pubblico.
La cancelleria tiene un registro dei testamenti di pubblica consultazione. Si tratta di una forma di pubblicità-notizia. La comunicazione del testamento deve poi essere effettuata anche al registro generale dei testamenti.
Con la pubblicazione si dà possibilità agli interessati di conoscere l’esistenza e il contenuto del negozio testamentario. L’esigenza di rendere noti l’esistenza e il contenuto del negozio medesimo viene però soddisfatta solo in parte. La conseguenza di questa sua pubblicazione è non tanto l’uscita dal cassetto quanto la cessazione del segreto: prima il testamento era chiuso e non conoscibile.
Quali sono le conseguenze della mancata o ritardata comunicazione del testamento al tribunale?
Non viene stabilito un termine entro il quale il notaio debba procedere con la comunicazione, per cui appare solo consigliabile l’impiego di mezzi che garantiscano la prova dell’avvenuto ricevimento e si ritiene che la trasmissione debba avvenire con una certa sollecitudine, in relazione alla fattispecie concreta.
In caso di mancata o non tempestiva comunicazione, si ritiene che possa essere formulata richiesta di risarcimento danni, mentre non sarebbe, invece, configurabile il reato di omissione di atti di ufficio, trattandosi di una forma di pubblicità-notizia.
Secondo parte della giurisprudenza penale, il notaio che deposita in ritardo nella cancelleria il verbale dell’atto di pubblicazione del testamento commette reato di omissione di atti d’ufficio.
Le copie dei verbali e il testamento pubblico, a cura del cancelliere, devono essere raccolti in appositi volumi e ordinate in una rubrica alfabetica generale. Chiunque ne faccia richiesta può consultare tali copie.
Come avviene la comunicazione del testamento agli eredi e ai legatari?
Il notaio che ha ricevuto un testamento pubblico, appena gli è nota la morte del testatore, o, nel caso di testamento olografo o segreto, dopo la pubblicazione, comunica l’esistenza del testamento agli eredi e legatari di cui conosce il domicilio o la residenza.
La comunicazione agli eredi e ai legatari tende a realizzare una conoscenza diretta del testamento da parte dei beneficiari. Non incombe comunque sul notaio l’obbligo di ricercare gli eredi e i legati di cui non conosca la residenza o il recapito.
Qualora il professionista non proceda agli incombenti o li ritardi, gli interessati possono chiedere il risarcimento del danno. Tale responsabilità sorge solo verso i chiamati di cui il notaio conosce domicilio o residenza.
L’obbligo in capo al notaio sorge non dal giorno della morte del testatore, ma dal momento in cui il professionista ne acquisisce conoscenza. Il professionista potrebbe essere soggetto a sanzioni disciplinari in caso di eccessiva trascuratezza.
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