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Testamento condiviso: è possibile in Italia?

Testamento condiviso: è possibile in Italia?

Esistono soluzioni legali per coordinare le volontà di coppia

Il testamento è uno strumento fondamentale attraverso il quale una persona dispone delle proprie volontà per il tempo successivo alla morte, sia in termini patrimoniali che personali. Tra le domande più frequenti vi è quella relativa alla possibilità di redigere un testamento condiviso, cioè un unico documento che contenga le ultime volontà di due o più soggetti, spesso coniugi o conviventi. Si tratta di un tema delicato, perché tocca il confine tra autonomia privata e limiti imposti dal diritto successorio italiano.

In Italia il testamento congiuntivo o reciproco è vietato dal Codice Civile. L’articolo 589 sancisce espressamente che due o più persone non possono disporre delle proprie volontà in un unico atto. La ragione di questo divieto è legata alla tutela della libertà testamentaria: ciascun individuo deve poter modificare o revocare le proprie disposizioni in qualsiasi momento, senza essere vincolato alle decisioni di un altro soggetto. Un documento congiunto, infatti, potrebbe creare vincoli reciproci difficili da sciogliere e limitare la possibilità di revoca unilaterale.

Il divieto non significa, tuttavia, che due coniugi o partner non possano avere disposizioni testamentarie coordinate. Ognuno di loro può redigere il proprio testamento, con contenuti simili o speculari, ad esempio destinando i beni al coniuge superstite e, successivamente, ai figli. In questo modo si ottiene un effetto pratico analogo a quello di un testamento condiviso, pur rispettando i limiti di legge. Ciò che conta è che i due documenti siano autonomi e distinti, anche se armonizzati tra loro.

Alcuni ordinamenti stranieri ammettono il testamento congiuntivo, soprattutto nei paesi di tradizione germanica, ma nel sistema giuridico italiano tale soluzione resta impraticabile. Ne deriva che chi desidera predisporre un progetto successorio di coppia deve ricorrere a strumenti alternativi: oltre a testamenti separati e coerenti, è possibile considerare patti di famiglia, donazioni o altre forme di pianificazione patrimoniale, sempre con l’assistenza di esperti, come quelli di Agenzia delle Successioni.

Il testamento condiviso in senso stretto non è possibile in Italia, ma con una corretta pianificazione successoria è comunque fattibile coordinare le volontà di due persone che intendano predisporre insieme il futuro della loro eredità. La chiave sta nel rispettare la normativa vigente e scegliere gli strumenti giuridici più adeguati alle proprie esigenze, evitando errori che potrebbero rendere invalide le disposizioni.

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